Nel 1802 la proprietà passò al marchese Carlo Massimo e a lui si deve la fama del casino come cantiere pittorico tra i maggiori della Roma ottocentesca. Per decorare alcune sale chiamò un gruppo di “dissidenti”, giovani pittori quasi tutti tedeschi, giunti a Roma nel 1809.
Del ricco, variegato e ambivalente carattere del Romanticismo, il gruppo dei pittori “Nazareni”, così chiamati per le barbe e i lunghi capelli che portavano e per la vita di comunità che conducevano, costituì il fenomeno più appariscente per l’aspetto di netta rottura con la tradizione: si trattò della prima “secessione” nella storia dell’arte moderna.
Overbeck, Koch, Führich, Schnorr von Carolsfeld, Veit e Horny decorarono le sale del piano terreno del casino secondo un piano iconografico voluto dal marchese. I versi della Divina Commedia di Dante, dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso sono mirabilmente resi con forme e colori che incantano e catturano l’osservatore.
Per i non tesserati inviare comunicazione via Whatsapp al 3477301146 con i propri dati massimo entro il giorno precedente la visita.
Visita guidata + auricolari: 13 euro
L’ingresso al Casino è gratuito
(15 min prima dell’inizio della visita)
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