Il piccolissimo paese di Camerata Vecchia era situato nei pressi del Monte Camposecco, nella catena dei Simbruini, ad un’altezza di 1220 metri, al confine tra Lazio e Abruzzo, ma dopo un misterioso e catastrofico incendio fu abbandonato e ricostruito più a valle grazie anche al contributo di un rappresentante ecclesiastico, Papa Pio IX.
Visitando questi luoghi antichi, ma conservati, si resta affascinati dalla vista dei ruderi di case, luoghi di culto e nel contempo si può rimanere confusi nel sapere che solo un secolo e mezzo fa, prima dell’ incendio, lì vivevano artigiani, contadini e pastori, costretti poi ad abbandonare precipitosamente il paese natio e portare con sé solo poche cose, per ricominciare di nuovo, per poter vivere ancora…
Parleremo della tradizione delle Zitelle di Camerata, legata alla chiesetta di S. Maria delle Grazie sopravvissuta invece all’incendio del 1859 di Camerata perché lontana dal paese, ed ancora usata come sosta durante la “pasquetta Cameratana”.
Tornati al punto di partenza non potremmo di certo mancare la visita al centro Faunistico del Cervo a Prataglia.
Strada consigliata da Roma A24 /uscita Vicovaro-Mandela, seguire le indicazioni per Arsoli e Cervara di Roma
COSA PORTARE: scarponcini da trekking (consigliati quelli a collo alto); giacca antivento; vestirsi a strati; pranzo al sacco e acqua a sufficienza. Consigliati i bastoncini telescopici
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Guida: Maria Scolastica 331/8041418
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