In una piccola e antichissima chiesina, Santa Maria Cappella, consacrata nel 1090 da papa Urbano II, si conserva da secoli un capolavoro del Borromini proveniente dalla Basilica di San Pietro i cui protagonisti di questa vicenda storica e artistica furono, oltre allo stesso Borromini, anche i papi Urbano VIII Barberini, Innocenzo X Pamphilj e donna Olimpia Maidalchini, conosciuta a Roma come la “Pimpaccia” e la “Papessa”.
Nel XV secolo l’edificio di culto fu assegnato alla congregazione delle Oblate di Tor de’ Specchi di Santa Francesca Romana e usato come ospedale; successivamente entrò a far parte della storia della famiglia Pamphilj. Tutta l’area acquistata fu trasformata dalla potente e volitiva donna Olimpia Maidalchini in un casino “belvedere” con un meraviglioso giardino di delizie con essenze rare, viti e piante da frutto. E la chiesa divenne la cappella privata dell’adiacente giardino di donna Olimpia.
Nel 1860 il principe don Filippo Andrea V Doria Pamphilj nel fabbricato di S. Maria in Cappella, utilizzato fin dal Quattrocento come ospedale da S. Francesca Romana, fondò l’ospizio dei Cronici, attivo ancora oggi con il nome di “Casa di riposo Santa Francesca Romana”, fondata nel 1971 da Donna Orietta Doria Pamphilj e dal marito Frank Pogson Doria Pamphilj, genitori degli attuali eredi Doria Pamphilj.
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